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L'impossibilità di una crescita infinita, in un pianeta con dimensioni finite!
(troppo vecchio per rispondere)
F.O.
2016-08-09 06:55:18 UTC
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L'impossibilità di una crescita infinita, in un pianeta con dimensioni
finite.

Che il XXI secolo probabilmente non sarà foriero di pace e prosperità per
l'umanità, é possibile intuirlo già oggi, pur essendo ai primi decenni
del secolo, é sufficiente querare un po' su google e rintracciare ed
incrociare una serie d'informazioni, per inferire grosso modo, quali seri
rischi, oscurino l'orizzonte del XXI secolo.

-sovrapopolazione del pianeta Terra
-climate change causato dalla produzione massiva d'energia con carburanti
fossili (dal I,II,III mondo)
-scioglimento degli idrati di metano in Siberia, meccanismo
incontrollabile a positive feedback
-gas ad effetto serra già rilasciati, per i quali occorrono tempi lunghi
per essere riassorbiti naturalmente.

-Il fatto che nel mondo vi siano continenti in diverso stadio di sviluppo
socioeconomico non é un problema, ma un'opportunità.


https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Pasqua#Prime_colonizzazioni
Esistono evidenze euristiche nella storia, come ad esempio quello che
accadde sull'Isola di Pasqua, che é un'ottima metafora del pianeta Terra
all'inizio del XXI secolo. Bomba demografica e risorse scarse a cui
aggiungere il problema del cambiamento climatico indotto da
deforestazione, guerra, morte e distruzione. La storia dell'isola é stata
ragionevolmente ricostruita dagli archeologi, é coerente con le tesi
distopiche, esposte nel rapporto the limith to growth- Rome's club.


Nel 1972 fu pubblicato il rapporto -the limith to growth- un'analisi
creata su una simulazione al computer World3, il modello predice
l'avvento di uno scenario distopico entro cento anni dalla data di
divulgazione (1972) quindi entro circa il 2072.

Se il tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione,
dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle
risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo sul pianeta Terra
saranno raggiunti, in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni
(2072=100+1972). Il risultato più probabile sarà un declino improvviso ed
incontrollabile della popolazione e della capacità industriale.

Teoricamente sarebbe possibile modificare i tassi di sviluppo per
ottenere una condizione di stabilità ecologica, economica che sia
sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale
dovrebbe essere progettato in modo che le necessità di ciascuna persona
sulla terra siano soddisfatte, con uguali opportunità di realizzare il
proprio potenziale umano.

http://collections.dartmouth.edu/published-derivatives/meadows/pdf/
meadows_ltg-001.pdf

https://en.wikipedia.org/wiki/The_Limits_to_Growth
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_sui_limiti_dello_sviluppo

Che non esista una crescita infinita, nonostante il mercato pushi bisogni
indotti o sempre più rarefatti, é un dato ben conosciuto da tutti gli
economisti. E' noto da tempo, che le risorse siano scarse e suscettibili
d'impieghi alternativi e concorrenti. Così come é noto che la tecnologia
e l'innovazione distruggono più posti di lavoro di quanti ne creino.
L'apertura di nuovi mercati o la soddisfazione di nuovi bisogni, sono
opportunità di sviluppo per l'economia di mercato. I mercati gradualmente
vanno in saturazione con una dinamica di una curva logistica, avendo poi
tassi di sviluppo nulli al seguito del rinnovo del venduto, sempre che il
consumo sia consolidato e non rimosso nel tempo. Sorge una domanda: ma i
mercati ossia i bisogni sono infiniti?! No!, i servizi e/o prodotti
modificati, migliorati, nuovi, sono ottimizzati e/o innovano con
rivoluzioni anche kuniane, ma alla fine della fiera sono sempre i
brevetti la base di ogni attività d'impresa per sostenere un prodotto od
un servizio!. Brevetti che sono frutto di ricerca e sviluppo applicata da
aziende che devono superare la Dimensione Ottima Minima (grandi aziende)
per usare la tecnologia come fattore di competitività e non come un
fattore di produzione. Sopratutto i brevetti possono derivare
dall'applicazione di nuove leggi fisiche (ad esempio Meccanica
Quantistica = elettronica di consumo & informatica) provenienti dalla
ricerca pura. Tuttavia, é noto a chiunque sia sano di mente: i brevetti
hanno vincoli fisici, ambientali, demografici, legali, economici,
politici, sociali, militari, talvolta persino etici, che non possono
essere evitati.


Soylent Green é film del 1973 prodotto appena un anno dopo l'uscita del
rapporto "the limit to growth". E' evidente che nel 197x Hollywood era
alla ricerca di plot catastrofici ad impatto roboante sul pubblico,
assolvendo ad una funzione sociale (Definizione SciFi di Gernsback) nel
destare le coscienze su futuri scenari, sceneggiando rapporti scientifici
di notevole interesse!. Soylent Green penso che sia l'unico film dove si
faccia indirettamente cenno al climate change, con il calo delle rese
agricole, scarsità di risorse (energetiche, acqua, prodotti alimentari) e
sovrapopolazione. Sfortunatamente la sceneggiatura é un po' incoerente:
nella trama non c'é alcun riferimento a cosa contemporaneamente starebbe
succedendo in Africa, in Asia, a causa di questi bisogni primari
insoddisfatti!. Inoltre la società e le persone appaiono troppo pacifiche
e sottomesse, senza rivolte o flashpoint o disordini pubblici.
https://en.wikipedia.org/wiki/Soylent_Green

http://www.veoh.com/watch/v91869717QpBgKnqy
Nonostante le evidenti carenze logiche della sceneggiatura del plot,
Soylent Green é IMHO forse l'unico film di Hollywood che provi a
combinare il trinomio [climate change + scarsità di risorse
(energia,acqua,beni primari) + sovrapopolazione] senza introdurre uno
scenario post-nucleare (da scontro Patto di Varsavia vs NATO) come invece
fanno le saghe Mad Max oppure Fuga da NYC/Los Angeles.

Dal 1970s sino al 1990s il tema del cambiamento climatico é stato
ignorato, i temi della guerra fredda e la caduta della cortina di ferro,
poi hanno dominato la ribalta internazionale e cinematografica.

Nel 1990 fu fondato IPCC-Intergovernmental Panel on Climate Change,
organizzazione formata da molti stati nazionali per studiare il clima,
effettuare previsioni e stimare impatti del cambiamento climatico
https://en.wikipedia.org/wiki/Intergovernmental_Panel_on_Climate_Change

http://www.ipcc.ch/publications_and_data/
publications_and_data_reports.shtml

Per adesso l'organizzazione ha prodotto molti reporti, tutti disattesi
dalla politica e dagli stati nazionali, dato che essendo accordi
volontari con la finanziarizzazione delle quote di gas ad effetto serra,
de facto Kyoto é stato inefficace rispetto alla crescita dei gas ad
effetto serra. Molte sono le critiche fatte da fisici, climatologi ai
rapporti dell'IPCC: tra le piu' gravi critiche sono la sottovalutazione
dei dati. I grafici delle rilevazioni spesso hanno indicato crescite
esponenziali, che gli scienziati dell'IPCC (sotto controllo politico)
hanno però interpolato con funzioni lineari e non esponenziali. Nei
modelli IPCC al momento non c'é alcuna stima sugli impatti degli idrati
di metano, che si stanno sciogliendo in Siberia a causa del climate
warming.



Questa conferenza del 2013 illustra le notizie drammatiche sullo
scioglimento della Groenlandia


Documentario in YouTube prodotto dai climatologi sul tema della bomba
degli idrati di metano, materiale mai passato nei giornali o nelle
redazioni o nelle tv italiane!.



Nel 2004 é stato sfornato un film distopico-catastrofico sul tema del
climate change, un classico delle produzioni hollywoodiane con tanti
effetti speciali in digitale: l'alba del giorno dopo
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Day_After_Tomorrow_-_L%
27alba_del_giorno_dopo



Il film é incentrato sia sul blocco della corrente del golfo quanto su
mega-supercelle meteoreologiche stazionarie di bassa temperatura, che
determinano una nuova era glaciale. E' ovviamente un plot fuori contesto
storico, dato che la tendenza mondiale é quella di un riscaldamento, non
di un raffreddamento. Tuttavia qualcosa nel film é attuale, anche se é
molto esagerato, vediamo cosa:

E' certamente vero che nella storia del pianeta terra, sia già accaduto
uno stop della AMOC a causa (probabilmente) di un terremoto in nord
america, che permise all'acqua dolce dei grandi laghi americani,
d'irrompere nell'oceano atlantico, deviando la AMOC

E' credibile ipotizzare un blocco della Corrente del Golfo?!
Sì, quando accadrà nuovamente il blocco della AMOC sarà causato
probabilmente sia dagli impatti del polo nord ice free + dall'acqua dolce
proveniente dal melting della Groenlandia. Già oggi ingenti flussi
d'acqua dolce + sostanziali variazioni al rialzo di temperatura del mare
del polo nord & minore salinità, stanno già impattando nel nord
atlantico, dove giace il potente motore termoalino della corrente del
golfo (la cui salinità al momento é costante) ma la sua portata
d'abissamento nella AMOC si é ridotta di un -30%. Il blocco della
corrente del golfo causerà pesanti ricadute nell'Europa del nord, dove é
attesa una canadizzazione del clima in autunno ed inverno, all'interno di
un contesto mondiale di un clima in surriscaldamento.

http://mashable.com/2015/03/24/gulf-stream-slowdown-study-tipping-point/
http://nsidc.org/arcticseaicenews/charctic-interactive-sea-ice-graph/
http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2004/05mar_arctic/
http://www.reportingclimatescience.com/news-stories/article/melting-
arctic-sea-ice-accelerates-methane-emissions.html

Altro elemento del film -the day after tomorrow- sono delle supercelle
fredde stazionarie?!
Mah... detto in due parole le supercelle sono una vaccata hollywoodiana,
il mondo é in surriscaldalmento ed ipotizzare una tendenza al
raffreddamento é da malati di mente!. Tuttavia quello che é indubbiamente
vero, é che il climate change sta cambiando i JET STREAM, poiché si
riducono i gradienti termici in alta quota, i jet stream perdono potenza:
sia i cicloni quanto gli anticicloni, tendono a rimanere incollati per
lungo tempo in una zona geografica, cambiandone il clima ed impattando
sulle rese agricole.



Mega uragani e super blisters in un prossimo futuro?!
Sì, parte dell'energia dell'uragano Katrina é stata imputata proprio al
climate change. Eventi estremi, come tornado ed uragani, probabilmente
colpiranno con maggiore intensità essendoci più energia nell'atmosfera.
Inoltre questi eventi impattano anche in zone dove non erano soliti
formarsi, a causa della maggiore energia nell'atmosfera e per il
cambiamento dei Jet Streams, che determinano aree cicloniche &
anticicloniche stagnanti, che collidono violentemente anche nel
mediterraneo, in quanto già oggi ne stiamo osservando i primi timidi segni

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/11/28/news/
taranto_tromba_d_aria_sull_ilva_gru_vola_in_mare_disperso_un_operaio-47642197/

http://www.meteoweb.eu/2015/07/tornado-venezia-e-stato-un-f2-con-venti-ad-
oltre-180kmh-le-spaventose-foto-dei-danni-e-un-disastro/468351/

http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/
nubifragi_e_tromba_marina_salvataggi_in_acqua_e_fuga_dalle_spiagge/
notizie/1506910.shtml

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/
cronaca/15_agosto_01/temporale-colpisce-firenze-salta-l-acquedotto-alberi-
caduti-3b0d9124-3879-11e5-9cc0-216c8951f79f.shtml

http://www.meteoweb.eu/2015/08/allerta-meteo-squall-line-nel-basso-
tirreno- violenti-temporali-verso-calabria-e-sicilia-rischio-tornado-
live/486900/

http://scienzenotizie.it/2015/09/23/tornado-in-toscana-segnalati-danni-a-
vada-nei-pressi-di-rosignano-solvay-016122

http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/10/04/news/temporale-e-
tromba-d-aria-in-citta-strade-chiuse-e-auto-distrutte-1.12203809

http://www.meteoweb.eu/2016/02/i-dati-dello-scirocco-di-ieri-in-
calabria-136kmh-a-cosenza-113kmh-a-reggio-la-protezione-civile-e-stato-un-
uragano/642904/

http://www.lanazione.it/arezzo/violenta-grandinata-e-vento-a-velocit%C3%
A0-record-telefoni-dei-vigili-del-fuoco-intasati-1.2342832



Nel 2007 sempre sull'onda dei rapporti IPCC, é stato prodotto un docufilm
per la Tv "Il clima che verrà". L'opera ha un tono apparentemente
ansiogeno, disegna una distopia dal buon profumo, che però é
inconsistente sotto i denti del telespettatore, vediamo il perché!.



S'ignora il fatto che in Asia da tempo ci sia una rincorsa agli
armamenti. S'ignora che esistano vistosi problemi di sovrapopolazione, si
finge di non sapere che non esista una proliferazione nucleare tattica in
Asia. Se l'Asia é un grande continente, non si può supporre che l'Asia
non abbia a soffrire cambiamenti climatici, che inducano shock idrici e/o
alimentari, allagamenti & migrazioni per danni da climate change!. Nel
docufilm non c'é nessun riferimento alle implicazioni per climate change
sulla Corrente del Golfo e/o alla conseguente canadizzazione del clima
nord europeo. Mentre invece il Polo Nord e Groenlandia si squagliano come
granite la Corrente del Golfo rallenta!

La risorsa é una distopia inconsistente, sottostima in modo ampiamente
lacunoso ogni tipo di dinamica ed interazione umana negativa. Il docufilm
appare MOLTO RASSICURANTE PER IL TELESPETTATORE, dato che non immagina
nessuna probabile guerra nel Mediterraneo oppure in Asia. E' poi
paradossale che per il docufilm NON ESISTA LA BOMBA DEMOGRAFICA AFRICANA,
dando per scontato nel docufilm, che i popoli africani potranno migrare
pacificamente in Europa, risolvendo così ogni loro problema!.

Come sia stato possibile generare un documentario sul climate change,
ignorando le possibili guerre, quando la storia narra che la guerra é una
costante della storia umana, é sinceramente una vistosa pesante
deficienza del docufilm!.

La Storia, severa maestra di vita, insegna che le migrazioni purtroppo,
sono sempre state sinonimo di guerra:

1-L'impero Romano dal 166dc cercò di gestire il problema della migrazione
di barbari, prima con guerre locali sulle frontiere, poi pagandoli per
non farli emigrare, quindi fu costretto a scontrarsi perdendo la guerra
nel 476dc il risultato fu che l'impero romano fu distrutto dalle
migrazioni dei barbari.
https://it.wikipedia.org/wiki/Invasioni_barbariche

2-I cinesi nel 1211dc erano molto più numerosi dei mongoli, tuttavia
finirono sottomessi e governati dai mongoli, a causa di una migrazione di
un piccolo popolo nomade che era migrato all'interno dell'Asia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Gengis_Khan#Invasione_della_Cina

3-In Sud Africa arrivarono gli europei nel 1486dc immediatamente i sud
africani finirono schiavizzati oppure emarginati (dopo varie guerre
europee sul suolo africano, che non giovarono alle popolazioni locali per
recuperare l'indipendenza) i sud-africani finirono segregati in casa
propria, sino al 1994
https://it.wikipedia.org/wiki/
Storia_del_Sudafrica#La_colonizzazione_olandese_e_l.27occupazione_britannica

4-I pellirossa di fronte ai primi pellegrini del 1620dc furono tolleranti
e li aiutarono, poi già dal 1776dc (dichiarazione d'indipendenza USA) in
poco tempo i pellirossa non furono più in grado di contrastare o gestire
l'immigrazione europea, talché i pellirossa finirono tutti morti
ammazzati (1894dc) oppure emarginati nella loro terra.
https://it.wikipedia.org/wiki/
Colonizzazione_europea_delle_Americhe#Colonizzazione_dell.27America_settentrionale
https://it.wikipedia.org/wiki/Padri_Pellegrini
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_indiane

5-Gli aborigeni australiani nel 1788dc, non furono in grado di gestire
l'immigrazione europea, talché gli aborigeni finirono tutti morti
ammazzati oppure emarginati nella loro terra.
https://it.wikipedia.org/wiki/
Australiani_aborigeni#Prima_della_colonizzazione

6-I palestinesi nel 1947 (e poi gli stati vicini), non furono in grado
d'arginare la migrazione ebraica in Palestina. Oggi i palestinesi sono
divisi in due stati e nei giorni dispari lanciano missili artigianali su
Israele, mentre nei giorni pari si beccano le bombe al fosforo degli
israeliani.
https://it.wikipedia.org/wiki/Israele#Storia_dello_Stato_di_Israele

Se la storia c'insegna che le migrazioni sono sinonimo di guerra, perché
nel XXI secolo le migrazioni dall'Africa e/o in Asia, dovrebbero portare
pace e prosperità al genere umano, se é sempre stato l'esatto contrario?!

Il problema del climate change non é un problema animalista, non é un
problema climatico/meteoreologico, non é un problema di coscienza civica/
ambientale!. Alla natura non interessa se la taiga diventerà steppa, se
la tundra diventerà taiga, se il livello dei mari saliranno con l'acqua
salata che s'infiltrerà nelle falde acquifere e se nel permafrost si
scioglieranno incontrollabili volumi di gas ad effetto serra, con gli
oceani che saliranno d'acidificazione!.

Per essere efficace (contro le emissioni incontrollabili che sono
alimentate da positive feedback in Siberia) l'umanità dovrebbe ridurre in
senso assoluto le proprie emissioni, puntando su una politica di
riconversione industriale (da parte di tutti I,II,III mondo) al ciclo del
solare termodinamico + economia dell'idrogeno. Invece, il mondo sta
facendo crescere le emissioni con l'accordo di Parigi, continuando ad
usare energie fossili.

Poiché il pianeta é popolato da esseri umani, questi sono soliti
interagire tra loro per ragioni economiche, politiche, ambientali,
militari, ideologiche, religiose... in ultima analisi quindi gli effetti
del climate change saranno una seria questione: economica, politica e
militare!.

-impatti diretti a causa del climate change con eventi climatici estremi,
sulle città ed infrastrutture e quindi sulla necessità di riallocare
risorse finanziarie (che sono scarse e suscettibili d'impieghi
alternativi e concorrenti), su nuove e vistose esigenze a discapito di
priorità di ordine inferiore.

-impatti diretti a causa del climate change con variazioni climatiche
(salita del mare e/o cambio di clima) con incisioni negative sulla
produzione agricola, calo della fertilità delle terre, assottigliamente
delle riserve d'acqua dolce e crescenti necessità d'energia (e
dell'accesso alle sue fonti) per mitigare questi problemi causati dal
clima.

-impatti diretti a causa del climate change sull'accesso dai mercati alle
risorse vitali (energetiche, alimentari, idriche) scarse, da parte di
un'umanità in sovrapopolazione sulla Terra. E' ovvio che i bisogni
primari insoddisfatti, probabilmente faranno detonare collisioni violente
di popoli sulla Terra, per imporre una diversa redistribuzione delle
vitali risorse scarse.

Google e YouTube sono preziose risorse, che indicizzano conferenze in
italiano, sul tema WWIII e climate change.

Conferenza di Angelo Tartaglia 28 ottobre 2013 al Politecnico di Torino:
l'impossibilità di una crescita infinita in un pianeta con dimensioni
finite.


Questa é una conferenza del professor Mearsheimer di Chicago, predice
nella sua teoria una WWIII tra Cina vs USA


Pur essendo un brillante scienziato, IMHO nella sua interessante teoria
non contempla il ruolo del climate change, non prende in considerazione
il ruolo dell'India, dell'Europa, della bomba demografica Africana,
oppure che posizione avranno i petrolarabi (seduti su fantastiliardi di
dollari) nonché cosa potrebbe accadere in Iran e nel Bangladesh per
ragioni di climate change.

Questa conferenza é del 22 aprile 2015 sul tema -climate change e
giornalismo-


Questa conferenza del 2016 al Palazzo Ducale -La terza guerra mondiale a
pezzi, dove si combatterà-


Infine una recente conferenza del Climatologo-comunicatore Luca Mercalli
sul climate Change.


e' indubbio che il futuro non é noto e non é certo.

E' però chiaro che il "novum fantascientifico" ha molto a che fare con la
vecchia definizione di SciFi di Gernsback: l'arte di saper speculare con
un linguaggio semplice ed accessibile per tutte le classi sociali, sul
WHAT/IF circa possibili eventi futuri.

Quindi, se invece di mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi,
vorrete avere un'idea plausibile degli effetti del climate change, i cui
impatti saranno prima di tutto economici, militari e politici, ricercando
letture alla portata di tutti, allora il mio consiglio é di querate su
google con le seguenti stringhe di ricerca: narrativa del climate change,
narrativa del cambiamento climatico, climate fiction.
Trew
2016-08-16 17:43:42 UTC
Permalink
Post by F.O.
L'impossibilità di una crescita infinita, in un pianeta con dimensioni
finite.
Che il XXI secolo probabilmente non sarà foriero di pace e prosperità per
l'umanità,
dipende se gli uomini avranno timore di Dio:

"Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

Perché egli sa di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo,
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste
e il suo posto non lo riconosce. "

é possibile intuirlo già oggi, pur essendo ai primi decenni
Post by F.O.
del secolo, é sufficiente querare un po' su google e rintracciare ed
incrociare una serie d'informazioni, per inferire grosso modo, quali seri
rischi, oscurino l'orizzonte del XXI secolo.
-sovrapopolazione del pianeta Terra
-climate change causato dalla produzione massiva d'energia con carburanti
fossili (dal I,II,III mondo)
-scioglimento degli idrati di metano in Siberia, meccanismo
incontrollabile a positive feedback
-gas ad effetto serra già rilasciati, per i quali occorrono tempi lunghi
per essere riassorbiti naturalmente.
Occorre quindi pregare Dio e la corte celeste perché preservi il mondo
dalla catastrofe, dato che la terra esiste e sussiste per volonta divina:


"Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.

Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.

Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere."
--
April is in my mistress' face,
And July in her eyes hath place;
Within her bosom is September,
But in her heart a cold December.
F.O.
2016-08-19 07:42:25 UTC
Permalink
La Chiesa Cattolica oltre che pregare, puo' fare qualcosa per instradare
gli eventi su un percorso di pace, perché larga ed in discesa e comoda é
la via che porta all'inferno, mentre é stretta, faticosa ed erta la via
che porta a Dio

:-)

Non puo' apportare contributi positivi la Chiesa riguardo al problema dei
gas ad effetto serra già rilasciati in atmosfera.

Non puo' apportare contributi positivi la Chiesa riguardo al problema
delle emissioni di gas ad effetto serra che saranno rilasciati nel futuro.

La Chiesa cattolica con la sua lunga presenza in Africa con missionari e
missionarie, puo' pero' portare un contributo positivo agli eventi,
richiedendo in Africa una rigida politica di controllo delle nascite
(profilattici, pillole, anche aborti) perché é meglio un male minore
(controllo delle nascite) ad una guerra (che ucciderà comunque i futuri
nati assieme a molti altri in nordest africa ed in europa). Volete fare
qualcosa a riguardo oppure preferite portare acqua al pozzo di Satana?!


Anche se il terrorismo é rumore di fondo e non é causa di WWIII, é
indubbio che il Corano é testo che contiene "sule di violenza e di
guerra" e che non é difficile immaginare che la religione sarà in un
futuro usata strumentalmente per secondi fini, detonati a causa di
climate change e migrazioni. Il Papa si occupa di faccende religiose,
perché la Chiesa Cattolica non ha ancora arrivato una conferenza inter-
Religiosa, inter-Confessionale, invitando protestanti, ortodossi, ebrei,
induisti, buddisti ed islamici europei, in modo da chiedere con il
supporto di buddisti, induisti, cristiani, ebrei agli islamici musulmani
di riformare il Corano, cancellando le sule della violenza, della guerra,
dell'oppressione della donna e dei diversi?!

Non dico che la Chiesa Cattolica avrebbe dovuto svegliarsi ed operarsi
nella penisola petrolaraba per ottenere maggiore tolleranza per
cristiani, perché é questione piu' attinente agli Stati nazionali che
garantiscono i propri cittadini all'estero.

<http://www.corriere.it/esteri/16_agosto_17/nunzio-galantino-cei-burkini-
velo-laicita-9860abac-64b2-11e6-8281-0851fdf23454.shtml>

Tuttavia, é diversa la posizione ortodossa e quella protestante e sputare
sullo stato laico accettando burka, burkini e con tutto quello che ne
consegue, é dimostrazione del fatto che a mio avviso gli alti prelati
cattolici sanno MOLTO BENE che le comunità islamiche europee sono tutte
filo-islamiste e non accetterebbero mai di riformare il corano
cancellando le sule della violenza. Per cui per il timore di uno scontro
di religioni, lasciate islamizzare l'europa, preparandovi a porgere
l'altra guancia finendo marsagrati con una politica suicida.

La palestina e l'armonia che vige tra cristiani ed islamici che viene
spesso portata ad esempio da alti esponenti del clero non fa testo come
esempio di convivenza, essendo tale area sotto la sfera d'influenza del
nerbo militare israeliano. Migliore é la situazione dei cristini nei
regni sunniti (per quanto non sia idilliaca) rispetto al mondo sciita
petrolarabo.

Fanno testo infatti gli sgozzamenti isis, le nerbate agli stranieri nei
paesi petrolarabi se portano un crocifisso al collo, la morte per
lapidazione alle donne infedeli, il divieto di guida delle auto alle
donne, la discriminazione violenta delle lesbiche ed omosessuali, il
palese diritto di percuotere le donne dei musulmani e molto altro, che
non conosco, non essendo un esperto di cultura musulmana.

La Chiesa cattolica potrebbe fare qualcosa sulla questione del controllo
delle nascite in Africa e sulla questione islam, ma per adesso non se ne
vedono gli atti: volete persistete nella politica dell'utile idiota che
porta l'acqua al pozzo di satana, oppure ritenete giusto che sia saggio
almeno provare ad instradare gli eventi della storia sulla via stretta ed
irta e difficile per evitare quella larga e facile in discesa?!
Trew
2016-08-31 18:54:56 UTC
Permalink
Post by F.O.
La Chiesa Cattolica oltre che pregare, puo' fare qualcosa per instradare
gli eventi su un percorso di pace, perché larga ed in discesa e comoda é
la via che porta all'inferno, mentre é stretta, faticosa ed erta la via
che porta a Dio
:-)
Non puo' apportare contributi positivi la Chiesa riguardo al problema dei
gas ad effetto serra già rilasciati in atmosfera.
Non puo' apportare contributi positivi la Chiesa riguardo al problema
delle emissioni di gas ad effetto serra che saranno rilasciati nel futuro.
Lo scopo della chiesa è primariamente soprannaturale, cioè deve
evangelizzare, parlare di Dio e del regno celeste predicando la retta
dottrina, amministrando i sacramenti e facendo discepoli ovunque. il
resto viene in sovrappiù.
F.O.
2016-09-05 17:34:29 UTC
Permalink
Post by Trew
Post by F.O.
La Chiesa Cattolica oltre che pregare, puo' fare qualcosa per
instradare gli eventi su un percorso di pace, perché larga ed in
discesa e comoda é la via che porta all'inferno, mentre é stretta,
faticosa ed erta la via che porta a Dio
:-)
Non puo' apportare contributi positivi la Chiesa riguardo al problema
dei gas ad effetto serra già rilasciati in atmosfera.
Non puo' apportare contributi positivi la Chiesa riguardo al problema
delle emissioni di gas ad effetto serra che saranno rilasciati nel futuro.
Lo scopo della chiesa è primariamente soprannaturale, cioè deve
evangelizzare, parlare di Dio e del regno celeste predicando la retta
dottrina, amministrando i sacramenti e facendo discepoli ovunque. il
resto viene in sovrappiù.
non si direbbe a guardare l'enciclica di papa Francesco incentrata solo
su alcuni temi, trascurandone completamente degli altri.

<http://www.repubblica.it/esteri/2015/06/18/news/
l_enciclica_laudato_si_di_papa_francesco_il_testo_integrale-117143256/>

https://it.wikipedia.org/wiki/Laudato_si%27

[x] non c'é il tema della sovrapopolazione sulla Terra,

[x] nemmeno mezza parola sull'opportunità di tenere una curva demografica
costante o lievemente decrescente sia a livello aggregato quanto nei vari
continenti.

Ignorando il tema della sovrapopolazione,

[x] s'ignora fingendo che non esistano i problemi scatenati
dall'intrecciarsi delle tematiche future sovrapopolazione, effetti
climate change, diverso grado di sviluppo dei vari continenti. Detto nei
denti, il peggior continente che in prospettiva starà peggio di tutti gli
altri continenti, é probabilmente l'Africa. Il continente resterà il piu'
sottosviluppato, é atteso che raddoppi la propria popolazione (da
1.2miliardi a 2.4miliardi) incurante del problema globale della
sovrapopolazione mondiale e dei futuri effetti negativi del climate change
che colpiranno anche l'africa!.
F.O.
2016-09-13 07:07:48 UTC
Permalink
Adesso sarebbe un buon momento per intavalore su iniziativa papale, un
meeting inter-religioso, inter-confessionale con cattolici, protestanti,
ortodossi, buddisti, induisti e le associazioni musulmane

<http://www.analisidifesa.it/2016/09/al-summit-di-grozny-i-sunniti-
escludono-il-wahabismo-lira-di-riyadh/>

F.O.
2016-08-18 07:37:41 UTC
Permalink
Mi rendo conto che:

1-il post é arrivato in usenet nel periodo del Ferragosto.

2-In Usenet non ci posta quasi piu' nessuno, quasi tutti su facebook e
sui forum di varie comunità

Tuttavia qualche commento, pensavo il mio post lo scatenasse.

Invece vedo solo silenzio...

ROTLMAO

Ed io che ero venuto qui' dentro per fare quattro chiacchere...
b***@gmail.com
2016-08-27 12:35:29 UTC
Permalink
giusto un attimo lungo, però ti dico che:

in Europa il benessere fa calare facilmente il numero di abitanti


occorrerebbe non rapinare i paesi poveri e insegnarli che è bello concepire con la testa prima che con altri organi

ancora un po' di miliardi di persone ci stanno
F.O.
2016-08-29 12:26:33 UTC
Permalink
Gli utili idioti propongono la politica dell'accoglienza, che porta acqua
al pozzo di satana, perché non mitiga la bomba demografica africana e non
risolve il problema del climate change.

Una rigida politica di controllo delle nascite in Africa invece potrebbe
permettere che il problema della sovrapopolazione in Africa s'intrecci
indissolubilmente con gli effetti del climate change in Africa, rendendo
i problemi dell'Africa insolubili.

Si, si, no, no: ogni altra aggiunta porta acqua al pozzo di satana dove
ideologie e pregiudizi, spengono la luce della logica.
F.O.
2016-08-31 05:27:13 UTC
Permalink
Gli utili idioti propongono la politica dell'accoglienza, che porta acqua
al pozzo di satana, perché non mitiga la bomba demografica africana e non
risolve il problema del climate change.

Una rigida politica di controllo delle nascite in Africa invece potrebbe
permettere che il problema della sovrapopolazione in Africa *non*
s'intrecci indissolubilmente con gli effetti del climate change in
Africa, rendendo i problemi dell'Africa insolubili.

Si, si, no, no: ogni altra aggiunta porta acqua al pozzo di satana dove
ideologie e pregiudizi, spengono la luce della logica.

p.s.
si prega il moderatore di non editare cancellando pezzi di frasi, per
alterare il significato dei messaggi postati.
grazie
Luca Logi
2016-08-31 19:43:51 UTC
Permalink
Post by F.O.
Gli utili idioti propongono la politica dell'accoglienza, che porta acqua
al pozzo di satana, perché non mitiga la bomba demografica africana e non
risolve il problema del climate change.
Una rigida politica di controllo delle nascite in Africa invece potrebbe
permettere che il problema della sovrapopolazione in Africa *non*
s'intrecci indissolubilmente con gli effetti del climate change in
Africa, rendendo i problemi dell'Africa insolubili.
Si, si, no, no: ogni altra aggiunta porta acqua al pozzo di satana dove
ideologie e pregiudizi, spengono la luce della logica.
p.s.
si prega il moderatore di non editare cancellando pezzi di frasi, per
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grazie
Il procedimento per l'approvazione dei post è automatizzato, quindi il
moderatore non taglia, neanche volendo, i messaggi postati.
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Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ***@dada.it
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