Mario Rossi
2010-05-09 07:19:26 UTC
Salve a tutti,
ho rivolto questa domanda su it.cultura.cattolica ma non ho avuto
alcuna risposta. Spero che qui possiate aiutarmi a capire.
Io sono ateo, la mia ragazza
cattolica. Nello specifico sono battezzato (avevo pochi giorni!) ma
non cresimato. Lei vorrebbe sposarsi in chiesa, ma non mi e' chiaro
se, data la mia situazione di non credente, sia possibile.
Leggo nel Catechismo, ai paragrafi 1633-1637, che:
"La diversità di confessione fra i coniugi non costituisce un
ostacolo
insormontabile per il matrimonio"
, che nel caso di matrimonio misto occorre un'espressa licenza
dall'autorita' ecclesiastica
e "che la parte cattolica confermi gli impegni, portati a conoscenza
anche della parte acattolica, di conservare la propria fede e di
assicurare il Battesimo e l'educazione dei figli nella Chiesa
cattolica".
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm
Esistono altri passaggi del Catechismo o del Codice Canonico (si
chiama cosi'?) che dovrei conoscere?
Chi deve concere un'espressa licenza e sulla base di quali criteri?
Quanta autonomia e' lasciata al singolo prete o vescovo che deve
decidere? A parita' di situazione, puo' capitare che la licenza venga
concessa in una citta' ma non in un'altra o esistono criteri
oggettivi?
Esattamente cosa bisogna fare / non fare perche' il matrimonio sia
valido da un punto di vista religioso?
Come cambia la cerimonia? Ad esempio io, essendo ateo, non potrei mai
mentire sull'altare e dire di credere in cio' in cui non credo!
Grazie mille!
ho rivolto questa domanda su it.cultura.cattolica ma non ho avuto
alcuna risposta. Spero che qui possiate aiutarmi a capire.
Io sono ateo, la mia ragazza
cattolica. Nello specifico sono battezzato (avevo pochi giorni!) ma
non cresimato. Lei vorrebbe sposarsi in chiesa, ma non mi e' chiaro
se, data la mia situazione di non credente, sia possibile.
Leggo nel Catechismo, ai paragrafi 1633-1637, che:
"La diversità di confessione fra i coniugi non costituisce un
ostacolo
insormontabile per il matrimonio"
, che nel caso di matrimonio misto occorre un'espressa licenza
dall'autorita' ecclesiastica
e "che la parte cattolica confermi gli impegni, portati a conoscenza
anche della parte acattolica, di conservare la propria fede e di
assicurare il Battesimo e l'educazione dei figli nella Chiesa
cattolica".
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm
Esistono altri passaggi del Catechismo o del Codice Canonico (si
chiama cosi'?) che dovrei conoscere?
Chi deve concere un'espressa licenza e sulla base di quali criteri?
Quanta autonomia e' lasciata al singolo prete o vescovo che deve
decidere? A parita' di situazione, puo' capitare che la licenza venga
concessa in una citta' ma non in un'altra o esistono criteri
oggettivi?
Esattamente cosa bisogna fare / non fare perche' il matrimonio sia
valido da un punto di vista religioso?
Come cambia la cerimonia? Ad esempio io, essendo ateo, non potrei mai
mentire sull'altare e dire di credere in cio' in cui non credo!
Grazie mille!