Chatwin
2005-10-11 10:55:54 UTC
Leggo un interessante articolo su un inserto di Repubblica con dati
sull'accessibilità all'aborto legale in Italia....liste di attesa di 2-3
settimane, donne che ricominciano ad andare in Svizzera per abortire con la
Ru486, crescita dell'aborto tra le straniere e, soprattutto, obiezione di
coscienza attestata sul 60-70 %, ancora di più se ci si riferisce ai medici
che prestano servizio in ospedale, con pochi medici che devono fare la spola
da un ospedale all'altro, impegnati in un'attività di nessun aiuto ( anzi
! ) per la loro carriera....ora mi chiedo e chiedo a voi, anche a
PRESCINDERE dalla vostra personale opinione sulla legalizzazione dell'aborto
quale è la ratio della norma sull'obiezione di coscienza dei ginecologi ?
Oltre che un fatto puramente di privilegio e di difetto di laicità dello
stato intendo ? Io non ho fatto il militare in quanto obiettore di
coscienza. Ora , a parte il fatto che probabilmente le mie convinzioni in
tal senso non erano COSI' radicate dall'accettare conseguenze più gravi
quali il carcere o altre sanzioni, nell'essere obiettore c'è una ratio nel
fatto che il servizio militare era un OBBLIGO, imposto a tutti i cittadini
maschi ritenuti idonei ed era un obbligo verso il quale potevano
legittimamente esserci delle obiezioni di ordine morale. In quella scelta
c'era comunque una rinuncia, la rinuncia ad usare le armi per sempre ( poi
modificata in "per un congruo periodo di tempo" ) e a fare tutte le
professioni per le quali l'uso delle armi è indispensabile ( guardia
giurata, carabiniere, finanziere etc etc )
Quello che invece mi sfugge completamente è perchè un ginecologo ( ma mi
pare che il mondo cattolico sia sempre pronto a chiedere estensioni di tale
principio....ai farmacisti per gli anticoncezionali, ai funzionari comunali
per eventuali matrimoni gay o pacs etc ) debba poter obiettare. Non mi
riferisco al caso, comprensibile, di chi, divenuto ginecologo PRIMA
dell'approvazione della 194, si sia trovato di fronte a richieste non
moralmente accettabili dal suo punto di vista e non previste al momento
della sua scelta professionale....ma chi è diventato ginecologo DOPO in base
a quale principio dovrebbe poter obiettare ? Se quella pratica è per lui
inaccettabile poteva scegliere un'altra professione o più semplicemtne
un'altra specializzazione o anche scegliere quella specializzazione ma NON
ESERCITARE in un ospedale pubblico ! Perchè ci sarebbe un DIRITTO a svolgere
la professione che più ci piace, nel posto che più ci aggrada e a rifiutare
selettivamente in base alle PROPRIE convinzioni religiose o morali una parte
di quella professione ? perchè questo "diritto" ( o privilegio ? ) devono
averlo solo i cattolici ? Perchè non posso chiedere di restare obiettore e
fare il militare di carriera ? Perchè se sono musulmano o ebreo ortodosso e
la mia religione impone di non toccare persone di sesso diverso dal mio se
non sono parenti o moglie non posso fare il medico in pronto soccorso o il
massaggiatore o il parrucchiere per signora ? PErchè se sono testimone di
Geova non posso lavorare in un centro trasfusionale ? Perchè se sono
vegetariano non posso lavorare in un macello ? E se sono contro la guerra e
voglio lavorare in una fabbrica di mine anti uomo ? Perchè non mi è permesso
di lavorarci e di rifiutarmi di fare il mio lavoro ? Mistero....
Ciao
Giorgio
sull'accessibilità all'aborto legale in Italia....liste di attesa di 2-3
settimane, donne che ricominciano ad andare in Svizzera per abortire con la
Ru486, crescita dell'aborto tra le straniere e, soprattutto, obiezione di
coscienza attestata sul 60-70 %, ancora di più se ci si riferisce ai medici
che prestano servizio in ospedale, con pochi medici che devono fare la spola
da un ospedale all'altro, impegnati in un'attività di nessun aiuto ( anzi
! ) per la loro carriera....ora mi chiedo e chiedo a voi, anche a
PRESCINDERE dalla vostra personale opinione sulla legalizzazione dell'aborto
quale è la ratio della norma sull'obiezione di coscienza dei ginecologi ?
Oltre che un fatto puramente di privilegio e di difetto di laicità dello
stato intendo ? Io non ho fatto il militare in quanto obiettore di
coscienza. Ora , a parte il fatto che probabilmente le mie convinzioni in
tal senso non erano COSI' radicate dall'accettare conseguenze più gravi
quali il carcere o altre sanzioni, nell'essere obiettore c'è una ratio nel
fatto che il servizio militare era un OBBLIGO, imposto a tutti i cittadini
maschi ritenuti idonei ed era un obbligo verso il quale potevano
legittimamente esserci delle obiezioni di ordine morale. In quella scelta
c'era comunque una rinuncia, la rinuncia ad usare le armi per sempre ( poi
modificata in "per un congruo periodo di tempo" ) e a fare tutte le
professioni per le quali l'uso delle armi è indispensabile ( guardia
giurata, carabiniere, finanziere etc etc )
Quello che invece mi sfugge completamente è perchè un ginecologo ( ma mi
pare che il mondo cattolico sia sempre pronto a chiedere estensioni di tale
principio....ai farmacisti per gli anticoncezionali, ai funzionari comunali
per eventuali matrimoni gay o pacs etc ) debba poter obiettare. Non mi
riferisco al caso, comprensibile, di chi, divenuto ginecologo PRIMA
dell'approvazione della 194, si sia trovato di fronte a richieste non
moralmente accettabili dal suo punto di vista e non previste al momento
della sua scelta professionale....ma chi è diventato ginecologo DOPO in base
a quale principio dovrebbe poter obiettare ? Se quella pratica è per lui
inaccettabile poteva scegliere un'altra professione o più semplicemtne
un'altra specializzazione o anche scegliere quella specializzazione ma NON
ESERCITARE in un ospedale pubblico ! Perchè ci sarebbe un DIRITTO a svolgere
la professione che più ci piace, nel posto che più ci aggrada e a rifiutare
selettivamente in base alle PROPRIE convinzioni religiose o morali una parte
di quella professione ? perchè questo "diritto" ( o privilegio ? ) devono
averlo solo i cattolici ? Perchè non posso chiedere di restare obiettore e
fare il militare di carriera ? Perchè se sono musulmano o ebreo ortodosso e
la mia religione impone di non toccare persone di sesso diverso dal mio se
non sono parenti o moglie non posso fare il medico in pronto soccorso o il
massaggiatore o il parrucchiere per signora ? PErchè se sono testimone di
Geova non posso lavorare in un centro trasfusionale ? Perchè se sono
vegetariano non posso lavorare in un macello ? E se sono contro la guerra e
voglio lavorare in una fabbrica di mine anti uomo ? Perchè non mi è permesso
di lavorarci e di rifiutarmi di fare il mio lavoro ? Mistero....
Ciao
Giorgio